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Scomparso

Maria Malonni

Edizione:2002/2003
Data pubblicazione:16/12/2002

Maria Malonni, che non ha parenti e vive sola in un appartamento a Sesto San Giovanni (MI), è scomparsa alla fine di giugno. A segnalarlo è stata l'associazione di volontari della parrocchia di San Giovanni Battista, vicina a casa sua, alla quale Maria Malonni aveva chiesto assistenza circa cinque anni fa. Alcuni giorni dopo la scomparsa, l'uomo con il quale ha avuto una lunga relazione, terminata in primavera, ha chiesto notizie di lei in parrocchia. Si è fatto accompagnare dalla volontaria che seguiva la signora a casa di quest'ultima, dove mancava la federa del cuscino dalla parte in cui dormiva la donna. Il letto era disfatto e dalla parete sopra l'armadio un quadro era caduto e sembrava mancare qualcosa. Un vicino di casa ha ricordato di avere sentito nell'appartamento liti frequenti tra maggio e giugno.
Maria Malonni aveva pubblicato un annuncio sulle pagine delle relazioni sociali del giornale Secondamano di Milano. Forse a metà maggio aveva conosciuto qualcuno con cui sarebbe uscita qualche volta a cena. Sembra, inoltre, che avesse manifestato all' ex fidanzato propositi di suicidio, ma i vicini di casa escludono che possa averlo detto con convinzione. A fine giugno la donna sembra essersi ripresa bene dal dispiacere per la fine della sua storia d'amore. Aveva pubblicato un annuncio sulle pagine delle relazioni sociali del giornale Secondamano di Milano e forse, a metà maggio, aveva conosciuto qualcuno con cui sarebbe uscita qualche volta a cena. A una vicina avrebbe confidato di avere paura per delle telefonate ricevute da una voce femminile. La volontaria della associazione è convinta che Maria Malonni possa essersi diretta verso Empoli, dove aveva una coppia di amici i quali, però, hanno detto di non averla mai vista. Non si sa se il viaggio ci sia stato veramente o sia stato interrotto prima dell'arrivo alla meta. Dal 2 luglio non ci sono stati più movimenti sul conto bancario della Malonni.

  • 23 dicembre 2002

    Il 28 giugno 2002 una donna è stata trovata morta nella darsena di Milano. Galleggiava sull'acqua e doveva essere lì da non più di tre o quattro ore. Non aveva addosso nulla che potesse condurre alla sua identificazione. In seguito il cadavere è stato trasportato dal policlinico all'obitorio di Milano per l'autopsia e poi sistemato in una cella frigorifera. Questa donna somiglia in modo inequivocabile a Maria Malonni. Dopo la puntata di "Chi l'ha visto?" è arrivata una telefonata che collegava Maria Malonni alla donna ritrovata morta alla fine di giugno a Milano. I vicini di casa di Maria Malonni, presa visione della fotografia del cadavere rinvenuto in darsena, hanno riconosciuto senza incertezze la donna.

    Gli esperti escludono tassativamente che un corpo galleggiante possa lasciare Sesto San Giovanni a nord est e superare attraverso i corsi d'acqua i 12 chilometri che separano la darsena da Porta Ticinese, a sud della città. E' più facile, invece, che Maria Malonni fosse già nella zona dei Navigli.

    Ci sono ancora molti punti non chiari nella scomparsa di Maria Malonni. La volontaria dell'associazione che seguiva la donna ha raccontato che quando il 6 luglio scorso è entrata nell'appartamento insieme all'ex compagno della donna, forse il quadro rotto trovato ai piedi del letto non c'era. "Se devo dire la verità non sono sicura. La seconda volta sì, perché abbiamo calpestato il vetro" ha detto la volontaria, che ha aggiunto: "Mentre io sono scesa a prendere la posta, lui ha aperto la cassetta di sicurezza che c'è in casa ed è uscito con una ecografia e mi ha detto: è di un diamante che è custodito nella cassetta di sicurezza in banca. Poi c'era un foglio piegato in quattro che era questo testamento. L'ho letto io e gli ho detto: se lo vuole leggere, riguarda lei. E' stato fatto nell'aprile del 2000 e c'è scritto che alla sua morte nomina eredi universali i figli di questa persona, che sono un maschio e una femmina, dell'appartamento e di tutto ciò che c'è nella cassetta di sicurezza". L'ex compagno della donna sarebbe già stato convocato dai Carabinieri per un interrogatorio. Adesso gli inquirenti dovrebbero ricominciare tutto dall'inizio per scoprire se si è trattato di suicidio o omicidio. E qualora si trattasse di omicidio, chi potrebbe essere il responsabile?