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Scomparso

La nuova famiglia spagnola di Maria Gloria

Edizione:2001/2002
Data messa in onda:05/02/2002

Maria è nata a Torre Annunziata il 29 gennaio del 1934. Tre giorni dopo la piccola è stata abbandonata dalla mamma nella Real Casa Santa dell'Annunziata a Napoli. Si trattava di un gesto comune a migliaia di ragazze costrette dalla fame e dai pregiudizi. La gente chiamava questi bambini "i figli della Madonna". Compiuti sei anni, Maria è stata presa in affidamento da una coppia di agiati contadini di Orta di Atella. Per Maria è cominciata allora una vita durissima. I genitori adottivi la trattavano non come una figlia, ma come una cameriera. Invece di farla studiare, la mandavano a lavorare nei campi sin da bambina. Poi Maria si è sposata, ha avuto sette figli e molti nipoti. Spesso si è fatta accompagnare nei quartieri del litorale di Torre Annunziata, dove, secondo le indicazioni contenute nell'estratto di nascita, sarebbe venuta alla luce 68 anni fa. Ma a Largo Cenzano, dove fino a qualche tempo fa sorgeva un mulino, nessuno ha saputo darle indicazioni utili. Maria ha lavorato per una vita; l'unica, grande speranza che l'ha aiutata a superare mille difficoltà è quella di conoscere l'identità di sua madre, di sapere quali sono le sue origini, di poter abbracciare i suoi veri parenti. Per non sentirsi più una "figlia della Madonna".

  • 25 marzo 2002

    La sera stessa della trasmissione del 5 febbraio, è arrivata la telefonata di una donna che chiamava da Barcellona. La signora Carmela si è detta certissima di essere la sorella di Maria Gloria. La sua foto - ricavata dal sito internet di "Chi l'ha visto?" - sta già tra i ritratti di famiglia. In effetti, esistono delle coincidenze di date e luoghi che rendono possibile un collegamento tra le due donne. Violetta, la mamma di Carmela, è nata nei primi anni del secolo a Galluccio di Caserta, da una famiglia poverissima. Sin da piccola Violetta lavorava sotto padrone; quest'uomo - già sposato - l'aveva messa incinta diverse volte. E ogni volta Violetta veniva "convinta" dalla madre a partorire lontano, e a lasciare i figli all'istituto dell'Annunziata a Napoli. Alla morte della madre Violetta aveva recuperato i figli perduti: tutti tranne Maria, nata nel 1934, che era stata adottata da una famiglia di contadini. La donna avrebbe dovuto far causa a questa famiglia. Ma poi, era scoppiata la guerra. E proprio durante la guerra era accaduto qualcosa che aveva cambiato la vita di Violetta. A Galluccio si era accampata la legione straniera. Violetta aveva conosciuto Armando Lopez, un reduce della guerra civile spagnola che si era arruolato con il grado di sergente nella legione straniera per fuggire dal regime franchista. L'uomo era stato ferito e lasciato dai compagni d'arme. Violetta si era preso cura di lui, e gli aveva salvato la vita. Dopo la guerra Armando era tornato in Italia, l'aveva sposata e l'aveva portata in Spagna con i suoi figli. Violetta - che ha avuto altri sei figli da Armando - non ha mai dimenticato Maria, tanto che prima di morire, trent'anni fa, ha chiesto ai suoi cari di continuare a cercarla. Carmela è certa che Maria Gloria sia proprio sua sorella. Ed è possibile che questa sua appassionata certezza corrisponda alla verità.

  • 9 aprile 2002

    "Vorrei dare a Maria quello che mamma non le ha potuto dare. E' morta proprio con quella pena nel cuore: di non aver ritrovato la sua bambina". Carmela è assolutamente certa di aver trovato sua sorella. Anche Aldo, il fratello maggiore, non ha dubbi: "E' lei, e basta". Così c'è stato il grande incontro: Aldo - che è sempre rimasto in Italia - è stato il primo ad abbracciare Maria Gloria, poi sono arrivati tutti i parenti dalla Spagna. Hanno fatto una grande festa, sono arrivati amici e curiosi per constatare la grande somiglianza che c'è tra Maria e quei figli di Violetta venuti da fuori. Poi tutti insieme sono andati a Campo di Galluccio, dove ancora ci sono i ruderi della casa materna. E' la casa dove mamma Violetta, partendo per la Spagna, aveva lasciato sogni e delusioni di una giovinezza amara. Oggi è diroccata, senza più il tetto e invasa dall'edera, ma ancora carica di ricordi per Maria Gloria e la sua nuova famiglia. L'anziana signora mostra con orgoglio la fotografia di Violetta: "Vedi, questa è mia madre. Ora sì che sono felice...".