Data messa in onda:17/11/2010
Giulio Campaniello fa l'impiegato comunale a San Marcellino (Caserta), dove vive con la moglie e i tre figli. Una vita che lo appaga, gli resta solo un ultimo grande desiderio da esaudire: conoscere la donna che gli ha dato la vita l'8 maggio 1956 a Sabaudia (Latina). Abbandonato alla nascita, a tre anni è stato adottato da una coppia del Casertano. Giulio Campaniello è nato nella clinica Villa Fiorita di Sabaudia, clinica che non esiste più. Subito dopo è stato portato al brefotrofio di Sabaudia, l'istituto provinciale per l'assistenza all'infanzia, Ipai, che si trovava a poche centinaia di metri dalla clinica dove è venuto alla luce e che oggi ospita la sede dell'Avis. Fu una delle suore che accudivano i bambini, suor Clerenza, cugina della madre adottiva, a fare da tramite per la sua adozione. Campaniello ricorda che quando è arrivato al brefotrofio aveva con sé un medaglione, o forse una medaglietta, che pare raffigurasse uno stemma. Ma nessuno sa che fine abbia fatto questa medaglietta. Qualcuno poi aveva intestato al bambino un libretto di risparmio con cinquemila lire. Giulio Campaniello ha un ricordo che risale a quando aveva circa 8 anni: era nel cortile di casa ed è arrivata un’auto di grossa cilindrata da cui sono scese tre persone che hanno chiesto alla madre notizie del bambino adottato. Veniva spesso chiamato “figlio di Madonna”, così del resto erano appellati i figli abbandonati alla nascita.
Dopo anni di ricerche, appunti, numeri di telefono e molti viaggi a Sabaudia, Giulio Campaniello è riuscito ad accedere ai documenti sulla sua nascita, trovando la sua cartella clinica. Ma il nome della donna che lo ha generato non compare. L’ostetrica, da lui contattata anni fa, gli ha riferito che la madre aveva 15 anni, era di famiglia benestante e proveniva dal triangolo 'Roma-Sabaudia-Pontecorvo'. Porticelli era il cognome fittizio assegnatogli alla nascita dall’ufficiale di stato civile. E' stato proprio quest'ultimo a raccontare di aver scelto quel cognome aprendo a caso l’elenco telefonico. Il nome, invece, glielo avrebbe dato proprio la madre naturale.