Vorrebbe chiudere i conti col passato Alberto Sed, lasciare definitivamente quei lager che hanno rubato la sua famiglia, i suoi sogni da ragazzo, la sua vita anche dopo esserne uscito ma per farlo gli manca ancora un piccolo tassello: trovare l’ultima persona che gli ha salvato la vita. Un ricordo mai sbiadito, nonostante gli anni trascorsi da quella notte dell’ aprile 1945,  quando i bombardieri Alleati puntarono sull’obiettivo, il campo di Nordhausen, in Germania, cuore dell’industria bellica tedesca, fabbrica dei famigerati missili a lunga gittata V1 e V2. Alberto Sed è tra i pochissimi sopravvissuti a quel bombardamento grazie ad un giovane tenente della Marina Militare Italiana, probabilmente di Genova, che riparò un ristretto gruppo di prigionieri sotto le ali di un aeroplano riuscendo a salvarli.