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Scomparso

Silvana cerca la sorella tedesca “segreta”

Data pubblicazione:01/04/2016

“A te e soreta”. Da una battuta al bar alla scoperta di avere una sorella. Un segreto che il padre ha portato con sé nella tomba e che tocca agli spettatori di “Chi l’ha visto?” svelare completamente. Lo chiede Silvana, casalinga figlia unica, madre di due figlie, dopo la conferma avuta da una vecchia scatola trovata in soffitta, piena di lettere e di vecchie foto. Tra queste anche quella di Valeria, una bambina tedesca con un nome italiano, dalla quale forse è stata strappata via la parte che ritrae una donna. Il padre di Silvana, Orfeo detto Ugo, classe 1922, artigliere dell’esercito italiano nella campagna di Albania, nel settembre 1943 venne fatto prigioniero e deportato in Germania, in un campo nei pressi di Hannover. A guerra e prigionia finite, dall’amore con la giovane tedesca Kathi, il 21 luglio 1945, nacque la bimba. Due anni dopo l’uomo tornò in Italia da solo e nel 1950 e si sposò, rimanendo però in contatto epistolare con la figlia tedesca. Leggendo questa corrispondenza Silvana ha appreso che lei ha frequentato una scuola professionale, è diventata apprendista commessa in un grande magazzino per signore, che le piace ballare, andare al cinema e leggere. Ma forse non sa di avere una sorella italiana. A luglio del 1961, infatti, la ragazza scriveva del suo sedicesimo compleanno, ignorando che era appena nata Silvana. L’ultima lettera nella scatola è del 23 maggio 1972: dov’è oggi Valeria?