Egidia aveva solo 15 anni quando si accorse di aspettare un bambino. Lei e Angelo, di un anno più grande, si erano conosciuti praticamente in casa. La sorella del padre di Angelo abitava  vicino ai genitori di Egidia, in provincia di Taranto. Angelo faceva spesso visita alla zia e un bel giorno conobbe Egidia. Fu amore a prima vista. Avevano 13 e 14 anni. Poco più di un anno dopo il loro primo incontro Egidia si accorse di aspettare un figlio. In casa di Egidia scoppiò il finimondo. I ragazzi  furono separati. La ragazzina fu subito allontanata da casa per evitare lo scandalo. Fu portata in un istituto in provincia di Lecce, a Gallipoli, dove trascorse tutta la gestazione. Natalino nacque il 24 dicembre 1976, all’ospedale di Trecase, in provincia di Lecce. Quando il giorno di Natale Egidia  chiese di poterlo allattare, le fu risposto che non era un suo diritto visto che aveva rinunciato al piccolo, firmando per l’adottabilità.  A Egidia erano state presentate delle carte da firmare contestualmente all’inizio del travaglio. Da bambina qual era non comprese il perché di quei documenti e senza alcuna assistenza ‘legale’, firmò senza sapere in sostanza di cosa si trattasse. Dopo il parto Egidia non rientrò in famiglia. I suoi genitori preferirono spedirla a Como, da alcuni parenti lontani, perche’ non causasse ancora imbarazzo. Rimase a Como fino al compimento della maggiore età, con l’idea di ricercare, quando fosse stata libera di farlo, il suo Angelo. Con l’uomo Egidia aveva intrattenuto per tutto quel tempo  una corrispondenza epistolare. Al compimento della maggiore età Egidia lo chiamo'. Lui non l’aveva dimenticata. La invitò a raggiungerla quanto prima a casa dei suoi, a Ginosa Marina. Egidia preparò in fretta il suo bagaglio e partì. I genitori di Angelo furono ben presto anche i suoi genitori. Si sposarono qualche mese dopo. La loro è un unione felice, nascono altri 4 figli, 2 femmine e due maschi! Un unico grande rammarico: non aver conosciuto  il loro primogenito.