Data pubblicazione:11/09/2012
Alessia Calvani, 15 anni, verso le 23:30 di domenica 2 settembre si apprestava sotto la pioggia ad attraversare con un’amica via Epitaffio (comunemente nota come via della stazione), nel centro di Latina Scalo. Dovevano raggiungere piazza San Giovanni, dove il padre dell’amica le attendeva per ricondurle a casa. La ragazza ha attraversato dopo l’amica ma, arrivata al centro della carreggiata, è stata travolta da un’auto sopraggiunta a velocità sostenuta che non si è fermata a prestarle soccorso. Per le gravi ferite riportate Alessia Calvani è deceduta alle 14:30 del giorno dopo presso l’ospedale S. Maria Goretti, senza avere ripreso conoscenza. I genitori, che hanno autorizzato la donazione dei suoi organi, hanno lanciato un appello congiunto con la Polizia Stradale a chiunque possa fornire informazioni utili a identificare l’investitore.
La Polizia Stradale ha diffuso le immagini delle due telecamere installate lungo la strada a poche centinaia di metri dall'incrocio dove Alessia Calvani è stata investita. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l'auto pirata ha attraversato l'incrocio mentre il semaforo diventava rosso e ha accelerato travolgendo la ragazza che in quel momento attraversava la strada. In alcuni fotogrammi si vede una Mercedes Classe A grigia, che secondo le testimonianze dell'amica che si trovava con la ragazza e di una seconda persona dovrebbe avere come prima lettera della targa una D. L'unica auto dello stesso tipo, con un terzo stop posteriore allineato con i fari, non ancora controllata risulta di proprietà di una persona del posto che ne ha denunciato il furto la mattina successiva all’incidente e che a quell’ora si trovava in casa. La polizia stradale ha lanciato un nuovo appello al conducente dell'auto pirata affinché si costituisca. Un altro appello è stato rivolto agli occupanti di altre due vetture riprese dalle telecamere. Una Opel Corsa bianca che avrebbe incrociato l'auto pirata. A bordo c'erano due giovani, uno dei quali è sceso in un bar poco lontano dal luogo dell'incidente e poi è risalito poco prima che l'auto riprendesse la marcia in direzione Sermoneta. L'altra è una berlina scura, probabilmente un'Audi A4, visibile dietro la Mercedes Classe A subito dopo l’impatto.
Emanuele Fiorucci, 43 anni, è stato denunciato dopo un lungo interrogatorio nel quale ha confessato di essere stato alla guida della Mercedes Classe A che ha investito e ucciso Alessia Calvani. L'accusa formulata dalla Procura di Latina è di omicidio volontario. L'uomo vive a Latina scalo, poco lontano dalla vittima. L'auto era stata rubata la stessa sera dell'investimento e poi abbandonata nelle campagne fino al mattino successivo, quando erano è stata fatta sparire. Le indagini della squadra di polizia giudiziaria della Stradale proseguono per individuare le persone che abbiano offerto copertura e aiuto a Fiorucci.
Emanuele Fiorucci è stato tratto in arresto dalla polizia stradale di Latina. Gli agenti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare del gip del tribunale di Latina che ha accolto la richiesta formulata dal pm Gregorio Capasso subito dopo l'interrogatorio che portato alla confessione di Fiorucci. Il reato contestato di omicidio è stato derubricato da volontario a colposo pluriaggravato, oltre a concorso in furto e omissione di soccorso.
Nell'ambito delle indagini sulle complicità e coperture di cui ha goduto Emanuele Fiorucci, è stato arrestato pregiudicato il 53enne Patrizio Palombo. E accusato di concorso in furto, favoreggiamento, frode.
Emanuele Fiorucci è stato condannato a 7 anni e 2 mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dal giudice Laura Matilde Campoli a fronte di una richiesta di 6 anni e 8 mesi formulata dal pm Gregorio Capasso. Patrizio Palombo ha patteggiato una pena di due anni di reclusione e 200 euro di multa nel procedimento con rito abbreviato relativo al furto della Mercedes.