Richiesta di rinvio a giudizio nel filone Visibilia su cig covid per la ministra Santanchè

03 maggio 2024 ore 13:00

La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell'Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.
Così come l'avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, alla ministra del Turismo, il compagno Dimitri Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società.
Secondo l'accusa, non solo in quel periodo, dal "31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022", ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto "indebitamente", per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga "a sostegno delle imprese colpite dagli effetti" della pandemia Covid.
L'aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l'istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, "direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società". In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro "a vantaggio della Visibilia Editore", per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori. A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver "dichiarato falsamente" che quei dipendenti fossero in cassa "a zero ore", quando invece svolgevano le "proprie mansioni" in "smart working", come Federica Bottiglione, l'ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. 

Report aveva raccolto per la prima volta le dichiarazioni di Federica Bottiglione, ex dirigente di Visibilia Editore, che aveva raccontato di aver continuato a lavorare quando era invece ufficialmente in cassa integrazione per la pandemia.

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