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Scomparso

Jalal Soltani

Sesso:M
Età:11 (al momento della scomparsa)
Data di nascita:14/06/1997
Nazionalità:Afghanistan
Statura:165
Occhi:neri
Capelli:neri
Abbigliamento:Una maglia blu, un apio di jeans e un paio di scarpe da ginnastica
Scomparso da:Borgarello (Pavia)
Data della scomparsa:17/05/2009
Data pubblicazione:07/06/2009

Il bambino Jalal Soltani ha i tratti somatici tipici di un bambino afgano: capelli neri, occhi neri, leggermente a mandorla, altezza (1,63 m.). La corporatura robusta lo fa sembrare un sedicenne, invece Jalal è ancora un ragazzino. Ha solamente 12 anni e, purtroppo, anche un passato travagliato. Arrivato in Italia un paio di anni fa insieme al padre, un rifugiato politico, dopo un viaggio condotto probabilmente a bordo di uno di quei barconi che traghettano tanti disperati sulle coste italiane, Jalal era approdato in Puglia ed era stato affidato dapprima a una famiglia di Lecce e, successivamente, ad un'altra famiglia della stessa città. Poi, insieme al padre, si era trasferito al Nord, dove aveva trovato ospitalità presso una famiglia di Parabiago che però, ad un certo punto, non se l'era più sentita di prendersi cura del ragazzino e lo aveva per questo affidato ai Servizi Sociali del Comune.
Quest'ultimo, che in tal modo ne era divenuto ente affidatario, su precisa disposizione del Tribunale dei Minori di Milano, gli aveva trovato posto presso la Comunità per Minori "La Bussola" di Borgarello (Pavia) che, gestita dalla cooperativa "L'albero della Vita", lo aveva accolto con amore all'interno della sua grande famiglia.
Gli operatori della struttura descrivono Jalal come un bambino tranquillo ma non particolarmente loquace: ama giocare all'aperto (soprattutto a basket), ma rifiuta di entrare in una squadra, perché gli sarebbe difficile accettare le imposizioni di un allenatore. "Non mi piace molto essere comandato", spiegava, a questo proposito, nel suo italiano piuttosto fluente.
Domenica 17 maggio 2009 il bambino si è alzato ma, a differenza delle altre mattine, non ha voluto fare colazione. Ha giocato con altri due giovani ospiti della comunità, poi ha chiesto di poter fare un giro in bicicletta. Prima però ha aiutato uno degli educatori a montare la consolle di un gioco elettronico e mentre l'adulto ultimava il lavoro, Jalal girava in bicicletta nel cortile della comunità. Tempo pochi istanti e quando l'educatore lo ha cercato, si è accorto che il bambino non c'era più. A seguito delle ricerche che il personale della comunità ha fatto subito scattare, la bicicletta di Jalal è stata rinvenuta in uno dei locali interni della stazione di Pavia. Il mezzo a due ruote era stato lasciato in un angolo, come se Jalal avesse voluto occultarlo per far perdere le proprie tracce, oppure per proteggerlo da un eventuale furto.
Al momento della scomparsa il bambino non aveva con sé né soldi, né documenti. Del suo caso si stanno occupando la Polizia di Pavia e di Milano, ed i Carabinieri.