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Giulio Regeni: Il cordoglio di Mattarella, indagine della procura di Roma

Roma, 4/1/2016 – “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, profondamente turbato dalla tragica morte del giovane studioso Giulio Regeni, avvenuta in Egitto, esprime il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia, così dolorosamente colpita”. Lo si legge in una nota del Quirinale nella quale Mattarella auspica che, “attraverso la piena collaborazione delle autorità egiziane, sia fatta rapidamente piena luce sulla preoccupante dinamica degli avvenimenti, consentendo di assicurare alla giustizia i responsabili di un crimine così efferato, che non può rimanere impunito”. Annunciando il ritrovamento del corpo, nella serata di ieri, il ministero degli Esteri aveva chiesto a al governo egiziano “l'avvio immediato di un'indagine congiunta con la partecipazione di esperti italiani”. Mentre oggi la procura di Roma ha aperto un'indagine contro ignoti, affidata al procuratore capo Giuseppe Pignatone e al pm Sergio Colaiocco, sui media egiziani circolano versioni contrastanti sulle circostanze della scomparsa e sulle cause della morte. In un articolo del 3 febbraio, precedente al riconoscimento, il quotidiano egiziano “al Al Watan” aveva riferito del cadavere di un uomo di circa 30 anni, trovato nudo in una strada del quartiere di Hazem Hassan, privo di documenti e con evidenti segni di tortura. Nessun riferimento a Regeni né a stranieri. All’ “Ahram” la procura egiziana ha dichiarato che Giulio Regeni presenta bruciature di sigaretta e segni di tortura. Ahmed Nagy, il pubblico ministero della provincia di Giza, ha aggiunto alla Reuters che sarebbe stato picchiato e che gli è stata tagliata parte delle orecchie. Invece il generale Khaled Shalabi, direttore dell’Amministrazione generale delle indagini della stessa provincia, esclude segni di tortura sul corpo del giovane ricercatore italiano. “Non c’è evidenza di colpi d’arma da fuoco o di coltellate” ha detto a “Youm7” Shalabi, sostenendo l’ipotesi di un incidente stradale. Risposte più precise dopo i risultati dell’autopsia sono state promesse da Ahmad Hijazi, direttore generale della sicurezza di Giza, parlando con i giornalisti dello stesso quotidiano. “Le sue ultime notizie - ha riferito ad “Ahram” un amico egiziano di Regeni - la mattina del 25 gennaio, con un sms che chiedeva se c’era una festa di compleanno di uno dei nostri amici”. La stessa persona ha detto di aver ricevuto da lui diverse richieste di contatti di attivisti sindacali che voleva intervistare per la sua ricerca.


La zona alla periferia del Cairo dove è stato trovato il corpo di Giulio Regeni - [MAPPA]