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“Ladri di vita”: Sgominata una banda di truffatori di anziani, “presto liberi”

Genova, 22/7/2014 - I carabinieri di Genova hanno eseguito misure di custodia cautelare in carcere per dodici persone tra Novara, la Polonia e la Svizzera, mentre venti sono ancora latitanti, per oltre 250 truffe ad anziani in Liguria e tutto il Nord Italia, ma anche in Austria, Germania, Svizzera. Altre 71 persone sono indagate. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al furto in abitazione con l'aggravante della transnazionalità. E' stato anche disposto il sequestro di beni per oltre un milione di euro tra immobili, terreni, diamanti, oro, orologi, cellulari e polizze di pegno. Da Novara i membri della banda internazionale, composta da sinti di origine polacca, si spostavano per raggiungere le vittime selezionate da un vero e proprio call center operativo dalla Polonia. Gli anziani venivano scelti sugli elenchi in base a nomi indicativi (come Ernestina, Giuseppina o Cesira) e quindi venivano bersagliati di telefonate. Il procuratore capo di Novara, Francesco Saluzzo ha spiegato che l'indagine, scattata nel 2010 a Genova, ha raccolto un migliaio di denunce ma non è escluso che le vittime possano essere molte di più. “Purtroppo le persone arrestate oggi con questa brillante operazione - ha denunciato il procuratore Saluzzo - potranno tornare in libertà molto presto e ricominciare così a delinquere come se nulla fosse. Le pene sono sproporzionate per difetto. Nella nostra attività investigativa ci siamo confrontati con altre realtà europee e abbiamo scoperto che la loro politica è ben diversa. In Germania, per esempio, per un unico episodio di truffa l'autore è stato condannato a nove anni, in Svizzera a sei. In Italia, invece, potrebbero venire condannati al massimo a un anno e mezzo e, se la pena non viene sospesa immediatamente, essere liberati poco dopo”.

[Video - Ladri di vita]