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Roberto Straccia: Una targa in suo onore davanti al mare di Bari

Bari 23/4/2016 – Si avvicina la data, il 21 giugno, in cui il Tribunale di Campobasso dovrà decidere sull'opposizione all'archiviazione delle indagini sulla morte di Roberto Straccia, decisa dal gip di Pescara a gennaio. “Le ipotesi che il gip ci ha notificato - ha detto il legale della famiglia Straccia, Marilena Mecchi – sono di abuso e di omissione di atti d'ufficio” nei confronti di chi ha condotto le indagini. “Valutiamo anche la possibilità di chiedere una nuova perizia per accertare la reale causa della morte”, ha aggiunto Macchi a “Chi l'ha visto?”. Per ricordare Roberto Straccia questa mattina i familiari hanno posto a Bari una targa davanti al mare dove il suo corpo venne ritrovato il 7 gennaio 2012. Da quel giorno i genitori conducono una battaglia per cercare la verità sulla sua morte, archiviata come suidicio al termine di indagini che per loro non hanno approfondito aspetti importanti. Come l'ipotesi di uno scambio di persona, denunciato a “Chi l'ha visto?”, che proprio su questo ha rivelato la grande somiglianza di Straccia con un pregiudicato calabrese coinvolto in una faida tra cosche in Calabria. Alla cerimonia per la targa, oltre ai genitori Mario e Rita, erano presenti il presidente dell'Associazione Penelope, Antonio La Scala e l'assessore alla toponomastica del comune di Bari, Angelo Tomasicchio.

[VIDEO - Le dichiarazioni del padre Mario, dell'avvocato Marilena Mecchi e del presidente di Penelope Antonio La Scala a "Chi l'ha visto?"]

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