CLV

Torturata in casa ad Albano Laziale: La Polizia arresta tre vicini

Albano Laziale (Roma), 20/7/2018 - Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Albano hanno eseguito tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta dei magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri a carico di due donne di 57 e 32 anni, rispettivamente madre figlia, e del fidanzato 26enne di quest'ultima. Sono accusati di essere gli aggressori della giovane donna ritrovata con gravi ferite e fratture nella propria abitazione la mattina del 3 luglio. Lividi ed ecchimosi, tagli e bruciature in estese parti del corpo, causate anche da un ferro da stiro rovente. Gli arrestati devono rispondere, in concorso tra loro, dei reati di induzione e sfruttamento della prostituzione, di lesioni gravi, violenza privata e minaccia, con l’aggravante di aver adoperato sevizie e agito con crudeltà. Secondo una nota della Questura di Roma, le due vicine, approfittando di un momento di fragilità della donna, avrebbero instaurato con lei una relazione di dipendenza psicologica, "inducendola a prostituirsi a loro esclusivo vantaggio economico". Il coinvolgimento dell’uomo arrestato avrebbe determinato "l’escalation dei comportamenti violenti e vessatori, caratterizzati da sopraffazione sistematica, sofferenza, privazione, umiliazione e disagio continuo della vittima". Finché la notte tra il 2 e il 3 luglio le urla per le sevizie hanno provocato l'intervento delle forze dell’ordine. I tre, sottolineano gli investigatori, nei giorni seguenti avrebbero tentato di depistare le indagini mostrandosi come i “buoni vicini di casa”.